Nel suo progetto solista, nato nel 2007, Lili Refrain utilizza chitarra elettrica, voce, percussioni e sintetizzatori, sovrapponendoli in tempo reale attraverso loop station. L’atmosfera che evoca copre un’ampia gamma sonora che combina trame minimaliste, folk, psichedeliche, blues, metal e operistiche, senza utilizzare alcun computer o tracce preregistrate.

I suoi brani sono intrisi di energie rituali e le sue esibizioni dal vivo sono un’esperienza catartica capace di condurre l’ascoltatore in un atto indimenticabile oltre i confini di qualsiasi genere.

“Mana” – uscito ad aprile 2022 e realizzato in collaborazione con Stefano Morabito, fonico del 16th Cellar Studio di Roma – è un lavoro totalmente diverso dai precedenti: se nei primi 4 album chitarre e voci sono sempre state al centro, in questo ultimo lavoro Refrain esplora frequenze più basse e strumenti che le permettono di approfondirle, introducendo sintetizzatori e percussioni tra cui il Taiko, una percussione giapponese che unisce due delle sue passioni più grandi, la musica e le arti marziali.

L’utilizzo di vari tipi di percussioni e dei droni profondi del synth, ha permesso, inoltre, a Lili Refrain di esplorare anche altre tecniche vocali, dal throat singing alla lirica, lasciandola molto più libera di muoversi sulle melodie.